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Iscrizione al percorso di preparazione al Matrimonio

La Consulta Pastorale familiare diocesana comunica le date per l’iscrizione al percorso di preparazione al Matrimonio che inizierà il 15 ottobre presso il Santuario della Madonna di Canneto a Roccavivara.

Anche questo anno la Pastorale familiare propone in vari punti della Diocesi il “Percorso di preparazione alla vita matrimoniale”. Per come è impostato esso risulta un valido aiuto non solo per le coppie che si sposano nell’anno, ma per tutti i fidanzati che vogliono approfondire la vita di coppia secondo la proposta cristiana. Sono da incoraggiare a partecipare soprattutto queste ultime. Per dare una dimensione diocesana all’evento il 15 ottobre 2017 ore 17 nel Santuario della Madonna di Canneto il nostro nuovo Vescovo Claudio Palumbo accoglierà le coppie partecipanti e a loro darà una benedizione particolare durante la celebrazione della S. Messa.

Questo anno vorremmo valorizzare maggiormente la presenza dei parroci in questo cammino di preparazione in modo da poter continuare con loro un dialogo anche dopo il corso.

Per cui ti invitiamo a:

  • Sensibilizzare, individuare e invitare le coppie interessate ad iscriversi da te (scarica la scheda di iscrizione) entro il 10 ottobre comunicando i nominativi al proprio vicario foraneo in questa data.
  • Accompagnare le coppie alla Celebrazione col Vescovo a Canneto il 15 ottobre portando le schede di iscrizione. Se non puoi accompagnarle tu scegli una coppia già sposata che possa fare da “padrino” ai fidanzati.
  • Fare un incontro in parrocchia con le coppie verso la metà del percorso per approfondire il rapporto con loro e, a seconda della situazione, si può spiegare il rito, spiegare e fare il processetto, o altro argomento…
  • Alla fine sarà il parroco, a sua discrezione, a dare il certificato di idoneità al sacramento del matrimonio dopo che l’equipe che ha animato il percorso avrà consegnato, o meno, alla coppia l’attestato di partecipazione.

Nell’incontro fatto da te in parrocchia per l’iscrizione al corso, oltre ad instaurare un bel dialogo con la coppia, sarebbe opportuno che l’aiutassi a mettere a fuoco in loro la motivazione che li sta portando a prepararsi a ricevere il sacramento del matrimonio.
Inoltre bisogna informare loro sul percorso da fare:

  • Consiste in 14 incontri di due ore ciascuno ogni quindici giorni con un ritiro finale;
  • L’attestato di partecipazione verrà dato alla coppia solo se ha frequentato il 75% del corso. Poi sarà sempre responsabilità del parroco dargli l’idoneità o meno.
  • Non saranno accettate al corso le coppie che vorranno inserirsi a percorso inoltrato.
  • Ulteriori informazioni saranno date nell’incontro del 15 ottobre a Canneto.

Il rapporto col parroco, che l’occasione della preparazione al sacramento del matrimonio può favorire, è stato fortemente suggerito dal corso fatto ai parroci a Roma dalla Sacra Rota nello scorso febbraio. Si portava a conoscenza in questa occasione che il 90% dei matrimoni celebrati in chiesa potrebbero dichiararsi nulli perché molto spesso non ci sono i presupposti umani e di fede per il sacramento che certamente non si possono creare con 14 incontri prematrimoniali. Per cui la presenza e l’accompagnamento del parroco e/o di coppie sposate provate può aiutare i fidanzati a prendere una decisione più consapevole e libera da tanti condizionamenti e può aiutarli a crescere nella fede della grazia del sacramento.

Collaboriamo insieme in questa fondamentale missione

Don Gigino Primiano e Consulta di Pastorale Familiare

“Arte a Canneto”

Bellezza è ciò che resiste al tempo, è agente misterioso, salvifico ed incredibilmente potente: in poche parole, va fatta conoscere. È questo il senso racchiuso nella presentazione del libro “Arte a Canneto” che si è tenuta lunedì 4 settembre alle ore 18.00 presso il Santuario di Madonna di Canneto (Roccavivara).

Un evento partecipato ed emozionante, che ha presentato agli spettatori un prodotto fotografico e documentario di eccezionale pregio ed interesse, sia squisitamente visivo, sia culturale. Inusuale eppure convincente l’affascinante cornice del Santuario, che ha fatto da sfondo protagonista degli interventi. Una vera e propria festa di riscoperta e di celebrazione di un patrimonio di enorme valore artistico e spirituale.

La presentazione si è aperta con i saluti e l’introduzione all’opera, curata dall’operatore culturale Terzio Di Carlo, che ha coordinato l’incontro e ha lodato il fascino del libro, la sua capacità di catturare l’osservatore attraverso i particolari che la fotografia è stata in grado di cogliere e consegnare, in qualità di documento ma anche di oggetto artistico, “un’opera d’arte che parla di un’opera d’arte”, citando le sue parole.

Ad apertura della presentazione sono intervenuti anche Franco Antenucci, sindaco di Roccavivara, che ha posto l’accento sulla valenza del Santuario come meta di pellegrinaggio (si è ricordato il Cammino Giubilare svoltosi lo scorso anno) e ha colto l’occasione per rinnovare l’auspicio di una riapertura della villa romana alle visite di turisti e scolaresche; Monsignor Domenico Angelo Scotti, vescovo di Trivento, che con garbato entusiasmo ha lodato il lavoro dell’ “artista”(ha più volte insistito sull’uso di questo termine) Alberto Rossi, rimarcando l’invito di riscoperta, visibilità e valorizzazione delle ricchezze molisane; infine, tra i saluti, è intervenuta anche Teresa Elena Cinquantaquattro, soprintendente dei Beni Culturali, che si è unita agli apprezzamenti dell’opera, sottolineandone il valore di apparato come punto di partenza e di incoraggiamento per ulteriori studi approfonditi. Don Alfonso Cerrone, autore dell’opera, ha presentato le parole di Monsignor Claudio Palumbo (che il prossimo 8 settembre sarà consacrato vescovo di Trivento), il quale ha esaltato il ruolo delle arti figurative ed architettoniche nell’ambito dell’opera di evangelizzazione, esprimendo così l’importanza di un libro che presenti la bellezza del Santuario. Commosso il ricordo di Don Giovanni Fangio nelle parole di Don Alfonso, che ha ripercorso la genesi dell’opera, la nascita della collaborazione con il fotografo Alberto Rossi, e non solo: raccontando con modestia e trepidante emozione il suo personale legame con il Santuario e la Madonna di Canneto, trasportato dal filo dei ricordi e degli eventi, citando i nomi a cui l’opera è dedicata, tra cui Don Duilio Lemme, Don Vittorio Cordisco, Don Bertrando Gianico, Don Dante Rossi, Don Antonio Cerrone, Mons. Antonio Santucci e Mons. Domenico Angelo Scotti. L’autore ha inoltre spiegato che il libro è nato senza editore, stampato da una modesta tipografia di Campobasso, l’”Economica”: un importante messaggio di incoraggiamento che ha dimostrato come anche una piccola realtà molisana sia riuscita a realizzare qualcosa di davvero grande e di qualità. Sono seguiti a conclusione dell’intervento i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato all’opera, relativamente alla realizzazione e alla pubblicazione, senza i quali l’opera stessa non sarebbe mai venuta alla luce. Interessante la lettura che Di Carlo ha rimarcato successivamente: l’opera appare come prodotto intrigante, accattivante, col potere di catturare il lettore ed accompagnarlo nella scoperta, attraverso un uso sapiente e poetico delle immagini come scrittura e linguaggio. Interessante l’intervento di Alberto Rossi, il quale ha presentato al pubblico il suo lavoro, insistendo soprattutto sulla dimensione pratica e tecnica della realizzazione (uso di luce naturale, tecnica del bianco e nero, presenza di fogli neri) e parlando dell’impianto strutturale dell’opera. Ultimo, ma certamente non per valore, il minuzioso ed esauriente discorso di Cosimo Savastano, critico d’arte (nominato recentemente cittadino benemerito di Castel Di Sangro), che ha affascinato l’uditorio con un dettagliato excursus su alcune delle opere d’arte più importanti del Santuario, padroneggiando collegamenti storici e culturali con una sapienza unica, raccontando la storia del luogo di culto a partire dalla ricostruzione avvenuta per opera dei frati benedettini dopo l’invasione dei Longobardi. Savastano ha evidenziato, inoltre, un aspetto peculiare del libro: dal fascino nasce l’invito alla conoscenza, e “Arte a Canneto” ne è la testimonianza. A conclusione della presentazione sono state proiettate alcune immagini del Crocifisso che hanno accompagnato la dedica poetica scritta da Ioanna Rossi e letta da Giulia Del Castello.

Un evento in definitiva coraggioso e suggestivo, che ha riportato l’attenzione sul patrimonio artistico molisano e che ha regalato al pubblico il desiderio di tornare a stupirsi, perché solo con lo stupore autentico si può arrivare alla vera conoscenza.

Ioanna Rossi